Alcuni dei più grandi scettici sono stati convinti dalle prove della risurrezione di Gesù. Si tratta di geni della letteratura (C.S. Lewis), avvocati (Simon Greenleaf), investigatori (J. Warner Wallace), storici (Will Durant), giornalisti (Lee Strobel) e molti altri.
Come mio padre ed io dimostriamo nell'edizione aggiornata di Evidence that Demands A Verdict (Prove che Richiedono un Verdetto, ndr), le prove storiche della risurrezione sono abbastanza notevoli da persuadere alcune delle più grandi menti della storia.
Ma la risurrezione di Gesù non è solo un evento storico accaduto 2.000 anni fa. La verità della risurrezione può avere un impatto sulla nostra vita di oggi (Filippesi 3:10). Vediamo tre esempi:
1. La risurrezione offre risposte agli scettici. Il dubbio non è un peccato. Persino alcuni apostoli di Gesù hanno dubitato quando è asceso (Matteo 28:17). Giuda ci incoraggia ad essere misericordiosi con coloro che dubitano (Giuda 1:22). Ho attraversato un periodo significativo di dubbi quando avevo vent'anni, e l'evidenza della risurrezione mi ha aiutato molto a mantenere la mia fede. Questo è parte di ciò che ha motivato il dottor Michael Licona a ricercare e scrivere il suo importante libro sulla risurrezione, The Resurrection of Jesus: A New Historiographical Approach (La Risurrezione di Gesù: Un Nuovo Approccio Storiografico, ndr), per trovare risposte ai propri dubbi. Conoscere e sperimentare la verità della risurrezione può aiutare i cristiani che dubitano.
2. La risurrezione offre speranza a chi è in lutto. Come le tasse, la morte è inevitabile. Tutti noi abbiamo perso persone care. Come cristiani, la risurrezione ci offre speranza nel nostro dolore. L'apostolo Paolo scrive:
Ora, fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate contristati come gli altri che non hanno speranza. Infatti, se crediamo che Gesú è morto ed è risuscitato, crediamo pure che Dio condurrà con lui, per mezzo di Gesú, quelli che si sono addormentati. Ora vi diciamo questo per parola del Signore: noi viventi, che saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo coloro che si sono addormentati perché il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi; poi noi viventi, che saremo rimasti saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell'aria; così saremo sempre col Signore. Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole. (1 Tessalonicesi 4:13-18).
3. La risurrezione offre il perdono ai peccatori. Il senso di colpa è un'esperienza umana universale. I naturalisti cercano di spiegarlo come un residuo dell'evoluzione darwiniana. Alcuni sostengono che sia un trucco per farci vivere in relazioni pacifiche al fine di propagare la specie. Ma il cristiano ha una prospettiva diversa: ci sentiamo in colpa perché siamo colpevoli. Il senso di colpa non è un'illusione. Abbiamo commesso dei torti verso Dio e verso gli altri esseri umani. La soluzione non è negare la realtà della colpa, né affidarsi allo sforzo umano, ma accettare il perdono che solo Gesù offre. L'apostolo Pietro ci dice:
Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi uccideste, appendendolo al legno. Dio lo ha esaltato con la sua destra e lo ha fatto principe e salvatore per dare ad Israele ravvedimento e perdono dei peccati. (Atti 5:30-31).
La risurrezione offre risposte agli scettici, speranza a chi è in lutto e perdono ai peccatori. Se non sei cristiano, potresti almeno prendere in considerazione le prove della risurrezione? Potresti essere sorpreso dalla sua potenza, ma soprattutto dal modo in cui questa verità può trasformare la tua vita attuale.
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Sean McDowell, PhD, è professore di apologetica cristiana alla Biola University, autore di best-seller, oratore popolare, insegnante part-time di scuola superiore e studioso residente dei Summit Ministries in California. Seguilo su Twitter: @sean_mcdowell, TikTok, Instagram e sul suo blog: seanmcdowell.org.