Nel cristianesimo c'è molta confusione su alcune leggi del Levitico. I cristiani devono astenersi dal piantare “semi misti”, dall'allevare bestiame con “altri tipi di animali” o dall'indossare abiti fatti con “filati misti”?

Mia nonna preparava uno stufato di coniglio delizioso, ma secondo le leggi alimentari del Levitico 11, il coniglio è proibito dalla legge. Purtroppo, anche i frutti di mare, i granchi e altre delizie come l'aragosta sono banditi dal menu!

Si potrebbe pensare: ma che c'è di male?

Per comprendere queste questioni, è necessario comprendere la divisione della legge levitica. Queste leggi possono essere suddivise in 3 categorie:

1. Legge cerimoniale

2. Legge civile o giudiziaria

3. Legge morale

Questa divisione non è affatto un'invenzione moderna creata per eludere le domande difficili degli oppositori del cristianesimo. Giovanni Calvino (1509-1564) distinse queste tre leggi nella sua opera L'istituzione della religione cristiana, così come fece il suo successore, Francesco Turretin (1623-1687).

Ma questo concetto è ancora più antico e può essere fatto risalire al capolavoro di Tommaso d'Aquino (1225-1274), la Summa Teologica, in cui scrive:

«Dobbiamo quindi distinguere tre tipi di precetti nella Legge Antica: i precetti “morali” dettati dalla legge naturale; i precetti “cerimoniali” stabiliti per il culto divino; e i precetti “giudiziari” stabiliti per mantenere la giustizia tra gli uomini».

Anche Sant'Agostino (354-450), nella sua opera Contro Fausto Manicheo, scrive:

«Ad esempio, “non desiderare” è un precetto morale; “l'ottavo giorno si circonciderà la carne del prepuzio del bambino» è un precetto simbolico.

Dal contesto è chiaro che Agostino usa qui la parola «simbolico» per descrivere ciò che oggi consideriamo «cerimoniale».

Questa natura multiforme della legge fu riconosciuta anche da Tertulliano (160-220) e Giustino Martire (103-165).

Che cos'è la legge cerimoniale?

Gli Israeliti erano il popolo eletto da Dio fin dai tempi antichi, il popolo attraverso il quale Dio avrebbe portato la salvezza dal giogo del peccato e della malvagità tramite il Messia. Come tale, Dio comandò loro una serie di leggi e regolamenti da seguire per separarli dai popoli circostanti. Ciò includeva, ad esempio, la pratica della circoncisione (Genesi 17).

Questo faceva parte dell'alleanza con Abramo per distinguersi dai loro vicini pagani. C'erano molte altre leggi cerimoniali, tra cui regole alimentari e rituali di purificazione.

Che cos'è la legge giudiziaria/civile?

La legge giudiziaria comprende alcune norme specifiche che regolano la cultura dell'antico Israele. Le leggi che rientrano in questa categoria includono le pene per vari reati, le regole per gli affari e le transazioni di beni e il trattamento dei servi e degli schiavi.

Che cos'è la legge morale?

La legge morale descrive i comandamenti di Dio che sono validi indipendentemente dalle culture e dalle nazioni. La legge morale include i dieci comandamenti dell'Esodo 20. Secondo la Bibbia, gli esseri umani hanno un acuto senso della moralità scritto nei loro cuori (Romani 2), ma hanno violato questo standard e quindi non sono all'altezza della giustizia di Dio (Romani 3:32). Galati 3:13-14 descrive la soluzione fornita da Dio:

“Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo diventato maledizione per noi (poiché sta scritto: «Maledetto chiunque è appeso al legno»), affinché la benedizione di Abrahamo pervenisse ai gentili in Cristo Gesù, perché noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede”.

In questo modo, Cristo ha soddisfatto la giusta ira di Dio che noi meritavamo. Ha ricevuto la giusta punizione che noi meritavamo per la nostra malvagità e ha tolto la maledizione di cui la legge ci accusava. Quindi, quando riponiamo la nostra fiducia nel potere salvifico di Gesù, riceviamo il perdono.

Ora la domanda è: quale di queste tre categorie di leggi si applica a noi cristiani moderni oggi?

Solo la legge morale si applica a noi. Le leggi cerimoniali e giudiziarie dell'antico Israele non si applicano più a noi. Galati 2:1-3; 5:1-11; 6:11-16; 1 Corinzi 7:17-20; Colossesi 2:8-12; Filippesi 3:1-3 indicano che l'alleanza della circoncisione è terminata. Ciò che ora “conta” è la circoncisione del cuore, che viene attraverso la fede in Cristo e il pentimento per i nostri peccati.

In Atti 10 leggiamo della visione di Pietro:

9 Il giorno seguente, mentre essi erano in cammino e si avvicinavano alla città, Pietro salì sul terrazzo della casa, verso l'ora sesta per pregare.

10 Or gli venne fame e desiderava prendere cibo, e mentre quelli di casa glielo preparavano, fu rapito in estasi;

11 e vide il cielo aperto e scendere verso di lui un oggetto simile ad un gran lenzuolo, tenuto ai quattro capi e che veniva calato a terra.

12 dentro il quale vi erano tutte le specie di quadrupedi, di fiere, di rettili terrestri e di uccelli del cielo.

13 E una voce gli disse: «Pietro, alzati, ammazza e mangia!

14 Ma Pietro rispose: «Niente affatto, Signore, poiché io non ho mai mangiato nulla di impuro e di contaminato.

15 E la voce gli disse per la seconda volta: «Le cose che Dio ha purificate, tu non farle impure.

La visione di Pietro suggerisce che i requisiti alimentari della legge cerimoniale non si applicano più ai cristiani. Anche Ebrei 10:1 indica che la legge è solo «l'ombra dei beni futuri e non la realtà stessa delle cose, non può mai rendere perfetti quelli che si accostano a Dio con gli stessi sacrifici che vengono offerti continuamente, anno dopo anno.». Ora, colui al quale era destinata la legge, Cristo il Messia, è già venuto e ha adempiuto il simbolismo delle leggi cerimoniali.

AMEN!