—La crisi di fede nei giovani “leader di lode/cantanti/salmeisti/artisti e altri leader di opinione e teologi autoproclamati”.

In primo luogo, vorrei essere molto onesto nel dire che non tutti i ‘leader di lode/cantanti/salmeisti/artisti e altri leader di opinione e teologi autoproclamati’ sono suscettibili all'apostasia (abbandono della fede cristiana professata).

Ho molti amici e persino familiari molto stretti coinvolti nel ministero dell'adorazione che sono cristiani di prim'ordine con solide radici cristiane e studi teologici avanzati. Questo non è il problema fondamentale.

Detto questo, non c'è dubbio che molti di questi influencer tendono ad abbandonare la fede e poi usano la loro influenza per trascinare altri verso la loro nuova “verità”.

Perché sta succedendo questo e come possiamo noi, come Chiesa di Cristo, evitare questo fenomeno?

Userò l'esempio dell'ultimo leader influente, Marty Sampson, del popolare gruppo musicale Hillsong, per evidenziare alcune caratteristiche comuni di coloro che abbandonano la fede e poi fornirò alcune risposte.

Sampson ha recentemente scritto:

“Sto davvero perdendo la fede, e non mi dà fastidio. Quello che mi dà fastidio ora è proprio nulla. Sono così felice ora, così in pace con il mondo. È pazzesco”.

A cui io rispondo: Sono d'accordo.

È pazzesco che non ti dia fastidio!

Il cristianesimo insegna che l'uomo è condannato a un'eternità separata da Dio a causa della sua perversità e che Gesù è davvero risorto dai morti dopo essere stato torturato per pagare la tua condanna. Questo è stato l'insegnamento fin dalla morte di Cristo e se non ti disturba perdere la fede è perché:

1) Non hai davvero capito il messaggio, oppure

2) Hai capito il messaggio, ma non ci credi davvero, oppure

3) L'hai capito, ci credi (intellettualmente), ma vuoi continuare a sedere sul trono della tua vita. Vuoi il regno di Dio, ma vuoi essere tu a sedere sul trono. Non vedo molte altre opzioni plausibili.

Sampson continua:

«Questo è il momento delle prediche, quindi ecco qui… Quanti predicatori cadono? Molti. Nessuno ne parla. Quanti miracoli avvengono? Non molti. Nessuno ne parla. Perché la Bibbia è piena di contraddizioni? Nessuno ne parla. Come può Dio essere amore e mandare quattro miliardi di persone in un posto solo perché non credono? Nessuno ne parla. I cristiani possono essere le persone più critiche del pianeta, ma possono anche essere tra le più belle e affettuose. Ma non fa per me.

Non mi interessa più. Voglio la verità autentica. Non è il tipo di verità che si basa sul “ci credo e basta”. La scienza continua a penetrare la verità di ogni religione. Molte cose aiutano le persone a cambiare vita, non solo una versione di Dio. Avrei molto altro da dire, ma per quanto mi riguarda, mi atterrò alla realtà.

Esaminiamo una per una le affermazioni di Sampson:

1) Quanti predicatori cadono? Molti. Nessuno ne parla.

Questo è palesemente falso. È vero che molti “predicatori” cadono. E cadono sin dai tempi di Gesù. Giuda Iscariota fu il primo di molti apostati. Paolo ne menziona molti altri. In particolare, consiglia al suo giovane discepolo Timoteo:

«Abbi fede e una buona coscienza… a differenza di Imenèo e Alessandro, che ho consegnato a Satana affinché imparino a non bestemmiare». Paolo parla di «predicatori che cadono».

La Bibbia stessa parla molto di coloro che cadono. Santo cielo, persino gli atei moderni ne parlano! Hanno persino creato un sito web anonimo per i predicatori che abbandonano la fede (si chiama «The Clergy Project»). Amano ricordarci che ci sono molti ex predicatori che ora sono atei militanti. D'altra parte, potrei anche citare decine di ex atei che ora sono ferventi difensori della fede cristiana. C.S. Lewis, Josh McDowell e Lee Strobel sono solo un piccolo esempio.

Ora, cosa ci dicono queste conversioni sulla verità o la falsità del cristianesimo stesso?

Assolutamente NIENTE.

Per questo devi guardare alle prove. Come ho detto all'inizio, la tua affermazione è palesemente falsa.

2) «Quanti miracoli avvengono? Non molti. Nessuno ne parla».

Anche in questo caso, è palesemente falso. Molti miracoli avvengono (suppongo che dipenda dalla tua definizione di «molti») e molti ne parlano. Ci sono molte persone su YouTube che ne parlano e ci sono anche libri accademici che ne parlano. Ecco tre esempi:

· The Case for Miracles, di Lee Strobel.

· Testing Prayer. Si tratta di uno studio accademico sui miracoli frutto di una tesi di dottorato della dottoressa Candy Gunter Brown dell'Università di Oxford. Un libro serio sull'argomento.

· Miracles, del dottor Craig Keener. Si tratta di uno studio basato su prove concrete in due volumi che raccoglie testimonianze e prove di miracoli moderni avvenuti in tutto il mondo. Ripeto, due volumi completi.

Io stesso ho presentato prove di miracoli in questo studio.

Quindi, i miracoli accadono ancora oggi e molte persone ne parlano.

3) “Perché la Bibbia è piena di contraddizioni? Nessuno ne parla.”

Ancora una volta, falso e falso. Ci sono decine di libri e siti web che parlano delle molte presunte contraddizioni che gli scettici trovano nella Bibbia e gli apologisti rispondono a queste obiezioni da oltre 1800 anni. Ad esempio, questo sito mostra la soluzione a circa 500 presunte contraddizioni sollevate dagli scettici. In spagnolo abbiamo anche l'eccellente Dizionario delle difficoltà e delle apparenti contraddizioni bibliche di Haley-Escuain.

Una semplice ricerca su Google o Amazon avrebbe potuto aiutarti.

4) «Come può Dio essere amore e mandare quattro miliardi di persone in un posto solo perché non credono? Nessuno ne parla».

Immagino che in questo caso ti riferisca all'inferno, Marty. La questione dell'inferno è stata discussa, dibattuta e commentata FINO ALLA SATURAZIONE per SECOLI, e tu dici che nessuno ne parla?

Tutti i grandi apologisti della storia, a partire da Giustino Martire nel II secolo e fino a praticamente tutti gli apologisti moderni, hanno trattato l'argomento. Il dottor Clay Jones lo affronta in dettaglio nel suo libro, dedicandogli un intero capitolo. Anch'io ho scritto e insegnato sull'argomento e gli ho dedicato un'intera sezione del mio libro, License to Doubt.

Non credo che il problema di Marty sia di natura intellettuale. Una lettera aperta in cui annunci al mondo che stai perdendo la fede e che questo non ti disturba affatto non è segno di qualcuno che chiede aiuto per i propri dubbi. Marty non si è preoccupato minimamente di indagare sul patrimonio di 2000 anni di teologi e apologisti che abbiamo a disposizione.

Avendo avuto a che fare negli ultimi anni con centinaia di persone che soffrono di dubbi, mi sembra che Marty soffra di quello che chiamiamo DUBBIO VOLITIVO. Il dubbio volitivo è la decisione di rifiutare certe verità cristiane nonostante le prove o indipendentemente dalle prove. Le quattro obiezioni sollevate da Marty sono il tipico paravento del “dubbioso” volitivo. Storicamente, la ragione principale per cui molti leader sono caduti è l'immoralità, in particolare l'immoralità sessuale. Oppure vogliono semplicemente condurre uno stile di vita promiscuo e senza legami. È più facile dire: “Sto perdendo la fede perché ci sono contraddizioni nella Bibbia” che dire: “Non voglio Gesù nella mia vita perché ho una relazione sessuale illecita”.

Come chiesa dovremmo inoculare nei nostri giovani la verità del cristianesimo e insegnarla non come una delle tante religioni, ma come una verità storica fondata sulla risurrezione di Gesù Cristo. Non seguire il cantante pop cristiano del momento come se fosse il nuovo profeta consacrato da Dio.

Infatti, se la resurrezione è avvenuta, allora il cristianesimo è vero, e le ulteriori obiezioni di Marty sono secondarie. Quando qualcuno viene da me con dei “dubbi”, la mia prima domanda è: hai dei dubbi sulla resurrezione? Se la risposta è “no”, allora non hai davvero alcun dubbio preoccupante. Marty dice di volere la “verità autentica”, ma non dice da nessuna parte se ha indagato a fondo sulla veridicità del cristianesimo o sulla storicità della resurrezione. Cosa potrebbe esserci di più autentico?

E non dovremmo limitarci a vaccinare i nostri giovani. Dovremmo smettere di seguire leader che fondano il loro cristianesimo sui propri sentimenti. Che non hanno una solida formazione teologica e che, solo perché hanno raccolto un grande numero di seguaci, credono che l'ultima “verità” che hanno “scoperto” sia la cosa più importante di cui il mondo ha bisogno in questo momento.

Il problema centrale è che il relativismo (la verità è relativa) e l'emotività (le emozioni prevalgono sulla realtà) si sono infiltrati nella cultura cristiana. A meno che non iniziamo a combattere queste idee nella chiesa e a promuovere la verità cristiana a livello di 2+2=4 in un contesto relazionale fortemente consolidato, questo continuerà ad accadere. Dobbiamo insegnare che la Bibbia è la VERITÀ e dimostrare perché. Non solo: molti dei nostri dubbi si risolvono CAMMINANDO al fianco di Gesù. Alla fine, il cristianesimo non è solo un argomento, ma una relazione con una PERSONA: Gesù di Nazareth. Dobbiamo camminare al suo fianco.

Sono il primo a dire che dovremmo essere compassionevoli con coloro che dubitano. Ma quando qualcuno è a proprio agio con la propria apostasia, non abbiamo più a che fare con pecore, ma con lupi, e Paolo ci dice esattamente come affrontare la retorica del lupo:

«affinché distruggiamo le argomentazioni ed ogni altezza che si eleva contro la conoscenza di Dio e rendiamo sottomesso ogni pensiero all'ubbidienza di Cristo». 2 Corinzi 10:5.