Quasi dieci anni fa, ho avuto il mio primo dibattito formale sulla questione se il teismo o il secolarismo spieghino meglio la moralità. Poco prima del dibattito, il mio pastore mi incoraggiò a essere pronto ad affrontare il problema della sofferenza e del male.
"Perché?" Gli chiesi e lui rispose semplicemente: "Nella mia esperienza, la sofferenza e il male sono il problema perenne che le persone hanno con l'esistenza e la bontà di Dio". Questo mi è rimasto impresso. E più ci penso, più credo che abbia ragione.
La disgregazione del mondo è davvero il cuore del motivo per cui le persone mettono in discussione Dio. Eppure, non è solo una questione accademica per il dibattito pubblico, ma è letteralmente ovunque. Pervade ogni relazione che abbiamo e ogni cosa che facciamo. Mi spiego meglio.
Supereroi
Ti sei mai chiesto perché i film sui supereroi sono così popolari? Certo, offrono emozioni e avventura. Ma sembrano soddisfare un bisogno umano più profondo, quello del bene che vince sul male. Nel suo libro Do the Gods Wear Capes (Gli déi Indossano i Mantelli)? Ben Saunders osserva che,
"I fumetti di supereroi [sono] espressioni fantastiche, speculative e decisamente moderne di un desiderio umano forse perenne: il desiderio che le cose siano altrimenti…Il genere dei supereroi è un'ovvia risposta fantastica all'angosciante discrepanza tra le nostre aspettative sul mondo e il modo in cui il mondo appare effettivamente"[1].
In altre parole, i fumetti e i film di supereroi si confrontano con una delle domande più elementari che gli esseri umani possano porsi: perché il mondo è così disgregato? Siamo attratti dalle storie di supereroi perché vogliamo credere che il male e la sofferenza nel mondo possano essere risolti.
Il nostro fascino per i film di supereroi rivela quanto profondamente riconosciamo la disgregazione del mondo.
LGBTQ
Negli ultimi anni ho partecipato alle conversazioni LGBTQ sia per iscritto che in pubblico. Ho anche avuto innumerevoli interazioni personali con persone LGBTQ. Ho passato molto tempo ad ascoltare. Queste conversazioni hanno plasmato profondamente la mia teologia e le mie relazioni.
Di conseguenza, sono giunto a credere che una questione urgente per molte persone gay sia la questione del male e della sofferenza: "Dio mi ama? Tu mi vuoi bene? Perché soffro così tanto?". In altre parole, molte persone LGBTQ si pongono la profonda domanda umana del perché Dio permetta loro di soffrire.
Ulteriori questioni
Il mio scopo non è quello di tentare una teodicea (per questo, si può partire dal mio video su YouTube: " If God, Why Evil?" (Se Dio, perché il male?, ndr) o il mio libro Is God Just A Human Invention? (Dio è solo un'invenzione umana?,ndr). Il punto è piuttosto quello di evidenziare quanto profondamente la sofferenza e il male plasmino il nostro rapporto con Dio e con gli altri.
La sofferenza e il male non si manifestano solo nelle lezioni di filosofia. Piuttosto, pervadono i nostri hobby, le nostre relazioni e praticamente tutto ciò che facciamo.
Cambiamento climatico. Controllo delle armi. Immigrazione. Questi temi non riguardano forse, in ultima analisi, la sofferenza nel mondo e il modo migliore per prevenirla?
Come cristiani, dobbiamo essere disposti ad avere conversazioni ponderate con le persone sulle questioni più spinose del nostro tempo. Ricordiamoci che le questioni del male e della sofferenza sono spesso in agguato.
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[1] Devo questa citazione a Fazale R. Rana e Kenneth R. Samples, Humans 2.0 (Covina, CA: Reasons to Believe, 2019), 17.
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Sean McDowell, Ph.D., è professore di Apologetica cristiana alla Biola University, autore di best-seller, oratore popolare e insegnante part-time di scuola superiore. Seguilo su Twitter: @sean_mcdowell, TikTok, Instagram e il suo blog: seanmcdowell.org.