Come possiamo affrontare un mondo sempre più secolare e anticristiano?
Adoro gli Stati Uniti. Adoro questo paese che mi ha dato così tanto, la terra dove sono nate le mie bambine.
Dove sono cresciuto come persona e dove si trova la mia chiesa, che amo, così come i miei amici di sempre. Questa è la mia casa e non nego che faccia male vedere come l'immoralità nella cultura stia distruggendo il paese. Fa davvero male.
Fa male vedere quanti giovani sono persi e che fino al 75% dei bambini nati in famiglie cristiane abbandonano il cristianesimo dei loro genitori per una fede presa in prestito. Una fede senza convinzione.
Fa male vedere il deterioramento dei valori familiari e matrimoniali.
Fa male vedere che molte chiese abbracciano il vangelo della prosperità.
Fa male vedere l'indifferenza verso gli oltre 55 milioni di aborti solo negli Stati Uniti.
Fa male vedere la secolarizzazione in Europa.
Fa male vedere il duro lavoro di così pochi missionari in Africa.
Fa male vedere le cattive idee dei giovani “cristiani” e come distorcono o ignorano le Scritture per conformarsi alle loro idee preconcette.
Tutto questo fa male ed è facile disperare, soprattutto quando vediamo il futuro che attende i nostri figli.
Fa male…
E qui la domanda è ovvia. Cosa dobbiamo fare noi, come cristiani? Come dobbiamo affrontare un mondo sempre più secolare e anticristiano?
E la risposta è ancora più ovvia. Non dovremmo fare nulla di diverso… Come? Esattamente come ho detto: NON DOVREMMO FARE NIENTE DI DIVERSO… cioè… se stiamo facendo ciò che Gesù ci ha comandato di fare. (Ahi!).
Gesù non ci ha comandato, né ai suoi discepoli, di cambiare le opinioni usando la forza.
Gesù non ci ha comandato di combattere la cultura sui social media.
Gesù non ci ha comandato di maledire il governo.
Gesù non ci ha comandato di isolare i nostri figli dalla società.
Gesù non ci ha comandato di giudicare gli altri in modo ipocrita.
Se non era nessuna di queste cose, allora cosa ci ha comandato di fare Gesù?
Gesù ci ha comandato di fare discepoli (Matteo 28:19) e di essere SALE nella cultura (Matteo 5:13). Quando le persone diventano dei discepoli, le loro opinioni cambiano naturalmente.
Gesù ci ha comandato di essere LA LUCE (Matteo 5:15) in una cultura che sta diventando sempre più tenebrosa.
Gesù ci ha comandato di lasciare che i nostri figli vengano a lui (Matteo 19:14).
Gesù ci ha comandato di giudicare con giusto giudizio (Giovanni 7:24) e di rimproverare la perversità e le opere delle tenebre (Efesini 5:11).
Quindi, mio caro fratello e amico, se stiamo facendo tutto questo, non abbiamo bisogno di fare NULLA DI PIÙ. Stiamo già facendo ciò che Gesù ci ha comandato. La triste realtà è che non lo stiamo facendo.
QUESTO È IL PROBLEMA.
E qualcuno mi direbbe: non è forse stato profetizzato che le cose continueranno a peggiorare?
Sì, esattamente, e sospetto che sia stato profetizzato proprio perché Dio sapeva che non avremmo svolto correttamente la nostra missione. Non perché è così che dovrebbero essere le cose. Se dobbiamo pensare in questo modo, allora smettiamo subito di evangelizzare, perché tutto è già stato profetizzato… Questa è semplicemente una pessima logica. Nelle Scritture vediamo chiaramente ciò che Dio comanda.
Ma allora perché ci troviamo in una società scura e corrotta, senza sale né luce?
Perché non abbiamo educato i nostri figli nel modo giusto e non li abbiamo preparati alla battaglia spirituale che li attende.
Perché non preghiamo abbastanza con i nostri figli e non li formiamo.
Perché non viviamo una vita degna di Cristo; i nostri figli semplicemente non credono in ciò che predichiamo.
Perché i nostri matrimoni “cristiani” stanno andando alla deriva.
Perché non leggiamo libri di approfondimento biblico, apologetico e teologico, per non parlare della Bibbia, dalla grande tradizione del meglio che 2000 anni di cristianesimo hanno da offrire e ci accontentiamo del vangelo della prosperità e di filosofie prive di senso mascherate da cristianesimo, purché ci facciano sentire bene.
Perché i nostri figli e noi stessi passiamo dalle 6 alle 12 ore a scuola o al lavoro ad assorbire il secolarismo e quando torniamo a casa passiamo dalle 2 alle 6 ore a guardare sitcom e spazzatura che ci ha indottrinato ad accettare il peccato come qualcosa di normale e degno di celebrazione.
Perché siamo contenti che le chiese siano piene di gente, ma non vi è traccia di Cristo nelle persone. La maggior parte di loro cerca di ottenere qualcosa da Dio anziché obbedirgli e amarlo.
Perché conosciamo i nomi di dozzine di musicisti cristiani, ma ignoriamo gli scritti di Blaise Pascal, John Wesley, C. S. Lewis, John Calvin, Martin Lutero, Norman Geisler, William Lane Craig, Craig Evans, N. T. Wright, John Lennox, Ravi Zacharias, John Frame, Paul Copan, J.I. Packer, Al Mohler, Alvin Plantinga, Tim Keller, J. P. Moreland, D. A. Carson… ecc. ecc.
Vi sfido per l'amore di Gesù a riflettere su questo:
1. Quanti discepoli ho fatto negli ultimi 5 anni?
2. Sono davvero sale e luce nel mondo?
3. Cosa guardo in TV e per quanto tempo?
4. Sto formando i miei figli e li sto discepolando attraverso sia le Scritture che l'esempio?
5. Il mio matrimonio glorifica Dio ed è un rifugio per i miei figli?
6. Voto per dei dirigenti che temono Dio o almeno promuovono i valori giudeo-cristiani, o voto solo per coloro che mi darebbero un beneficio immediato?
7. Leggo teologia e apologetica approfondita per prepararmi a dare ragione della speranza che è in me (1 Pietro 3:15)?
8. Leggo la Bibbia?
9. Prego regolarmente?
Non è una cosa complicata da capire. Viviamo nella società che ci meritiamo perché conosciamo perfettamente la risposta a queste domande: abbiamo fallito. Stiamo fallendo.
E la soluzione è chiaramente visibile nel problema. E la soluzione è questa: devo migliorare i punti da 1 a 9 NELLA MIA VITA, ricordando SOPRATTUTTO che Cristo è risorto, HA CONQUISTATO il mondo anche se possiamo avere afflizioni qui e ora.
