Qualcuno ha recentemente suggerito che forse il nostro corso di Apologetica dovrebbe cambiare il suo nome in qualcosa di meno conflittuale, come “studi religiosi”, per renderlo più accettabile ai non cristiani. Quando l'abbiamo sentito, Craig e io abbiamo sistemato le nostre faccende, ci siamo spolverati la testa e ci siamo rifiutati di mangiare fino a pranzo.
Il significato intrinseco dell'Apologetica
Ma, parlando seriamente, ecco perché amiamo la parola apologetica.
Innanzitutto, abbiamo notato che i futuri studenti apprezzano un nome che suggerisce di lottare per ciò in cui credono. E perché no? Paolo litigava quotidianamente nel tempio. Gesù affrontava i farisei senza sosta (vedere il mio articolo “Discutere non serve a nulla? Certo che serve!”). I nostri studenti vogliono difendere la fede, non studiare le differenze tra le religioni.
In secondo luogo, stiamo facendo apologetica e ogni altro suggerimento che abbiamo sentito dà l'impressione che il programma sia qualcosa che non è o che non sia qualcosa che è.
In terzo luogo, vogliamo essere controversi, nel senso che vogliamo che tutti sappiano che stiamo difendendo la verità del cristianesimo storico contro tutti gli attacchi. Vogliamo che gli scettici sappiano che esistiamo e che risponderemo loro (vedere il primo punto).
In quarto luogo, altri nomi danno l'impressione che stiamo cercando di nasconderci (ma non è così).
In quinto luogo, trovo che sia un meraviglioso strumento di testimonianza dover spiegare ai non cristiani di cosa ci “scusiamo”. Mi ha aperto molte porte per condividere il Vangelo.
In sesto luogo, si dà il caso che sia anche il termine biblico per ciò che facciamo. Dopo tutto, la parola greca per “difesa” in 1 Pietro 3:15 è “apologia”.
Settimo, il problema del cristiano americano medio non è che sia troppo audace. La maggior parte dei cristiani è estremamente passivo nel comunicare il Vangelo. Mi viene in mente il commento di C. S. Lewis, secondo cui corriamo sempre dalla parte della nave che è già sotto le onde. Se dobbiamo sbagliare, allora sbagliamo dalla parte dell'audacia, visto che molti cristiani sbagliano dalla parte della mansuetudine (non credo che ci sbagliamo, comunque).
Ottavo: è ovvio che a molti non cristiani non piace quando cerchiamo di proclamare in modo attivo, fervente, logico e convincente che il cristianesimo è, di fatto, vero e che, poiché il cristianesimo è vero, non è possibile avanzare alcun argomento contro di esso. A molti questo non piace.
Ma è questo quello che facciamo.
Atti 18:27-28: Apollo “fu di grande aiuto a coloro che avevano creduto per grazia. Infatti confutava vigorosamente i Giudei in un dibattito pubblico, dimostrando con le Scritture che Gesù era il Cristo.
Amen.