Recentemente ho partecipato a un servizio che potrebbe aiutare a risolvere il mistero del fantastico declino del cristianesimo negli Stati Uniti.

Lasciami descrivere la scena, probabilmente ti suonerà familiare:

Entrando, mi sono reso conto di essere entrato in una chiesa totalmente rilassata, comoda e confortevole. Innanzitutto, i membri del coro indossavano pantaloncini corti e sandali di plastica. Fantastico…

C'erano molte chitarre acustiche, tamburi, tamburelli e una tastiera. Prima dell'inizio del servizio/concerto, un ragazzo è uscito per “rallegrare” la gente. Un'apertura non fa solitamente parte dell'esperienza liturgica, ma siamo nel 2015 e non ci piace il silenzio solenne o la preghiera…

Ci dovrebbe sempre essere rumore. Sempre rumore. Suoni. Luci. Mai silenzio, nemmeno per un istante.

Finalmente inizia la funzione. Il coro, la “jam band” di Gesù, o qualunque cosa fosse, ha suonato un brano che sembrava un mix tra la colonna sonora di un film Disney degli anni '90 e un bel pezzo che potresti trovare nell'iPod di seconda generazione di tua zia. Non era contemporaneo, bello o pertinente, ma almeno non era tradizionale, perché… quanto è fastidioso essere tradizionali! La tradizione è antiquata…

Il cantante aveva un certo talento, ma si comportava come un concorrente di American Idol. Ho avuto l'impressione che cercasse applausi e non l'adorazione del Signore e Maestro dell'Universo. Il suo stile e la sua facciata dicevano “talent show”, ma la musica diceva “festa del formaggio e del vino” o forse “sala d'attesa del dentista”. Di certo non diceva “VERITÀ” o “ETERNITÀ” o “IL Grande Re seduto sul Suo trono tra schiere di angeli potenti”.

Il pastore ha iniziato con un'altra serie di barzellette. Non erano molto divertenti, ma servivano allo scopo di alleggerire il momento. Il “sermone” era pieno di gergo giovanile e cultura pop. Ha citato un paio di programmi televisivi e Netflix. Ha usato metafore sportive. Non ha fatto assolutamente nulla con quei riferimenti, li ha semplicemente citati come ornamenti per sottolineare che conosce quegli argomenti.

Mi sembra che abbia anche accennato ad “Angry Birds”. Un po' fuori moda, certo, ma ci ha fatto capire che almeno negli ultimi cinque anni ha usato uno smartphone. Ci capisce, noi giovani!

Forse nel suo messaggio è apparso anche il Vangelo. Le parole “VERITÀ”, “SACRO”, “REVERENZA”, “PECCATO”, “INFERNO”, “VIRTÙ”, “OBBEDIENZA” e “DOVERE” erano notevolmente assenti, proprio come lo sono nella maggior parte delle chiese del Paese. Naturalmente, ho menzionato più volte le parole “amico”, “aiuto” e “tolleranza”. Ovviamente, tolleranza. È importante predicare i principi che possiamo imparare dai nostri allenatori… sai com'è.

Ha anche omesso dal suo “discorso” quanto segue: qualsiasi tipo di rivelazione profonda, sfida, verità, richiamo all'ordine, motivazione ad agire o a cambiare.

A metà dello spettacolo, ho girato la testa per guardare i miei compagni di congregazione. Sai cosa ho visto? Centinaia di persone affascinate.

No, non è vero…! Magari!

Ho visto molti posti vuoti. L'eco disinteressato di uno sbadiglio risuonava lungo il corridoio. Il ragazzo accanto a me faceva fatica a tenere gli occhi aperti. Credimi, lo capivo. Forse era proprio questo il piano: tenere le persone sedute e addormentate in modo che non se ne andassero.

Efficace, sì, ma a che scopo?

Efficace nel senso che l'intero spettacolo sembrava routinario e VUOTO… vuoto… Immagino che dovrebbe intrattenerci, ma la nostra fede non dovrebbe essere un semplice intrattenimento. È molto più di questo. Quando la riduciamo a un semplice diversivo e a uno spettacolo, perde sostanza e, SENZA SOSTANZA, tra le altre cose, diventa noiosa.

Mi chiedo cosa penserebbe una persona laica disposta a esplorare il cristianesimo se questo fosse il primo servizio a cui partecipasse. Ovviamente non se ne andrebbe offesa (o scioccata, commossa o energizzata), ma… riuscirebbe almeno a rimanere sveglia?

Se ne andrebbe con una conoscenza migliore e più profonda della fede cristiana, o si gratterebbe la testa confusa, cercando di capire perché così tante persone si entusiasmano per questa storia di “Gesù”? Se fosse alla ricerca di qualcosa di profondo, sacro e stimolante, se ne andrebbe con la sensazione di aver raggiunto il suo obiettivo?

Non credo…

E questo è il problema del cristianesimo in questo Paese. Non solo all'interno dei nostri santuari, ma ovunque. Spesso non ha spigoli, non ha verità, non ha profondità. Non ha consapevolezza del suo ricco ed epico passato antico. Non ha un profilo sacro. Non ha dolore, né bellezza, né riverenza. O meglio, dovrei dire che il cristianesimo ha tutto questo, fondamentalmente e totalmente, ma molti cristiani moderni di tutte le confessioni hanno passato molto tempo a cercare di togliere il carattere distintivo al cristianesimo e seppellirlo sotto mille anni di lucido da scarpe e panna montata di apatia e superficialità.

Credo che questo possa chiarire l'ultimo studio che proclama come il cristianesimo sia diminuito di un altro 8% in soli 7 anni. Ora il 70% degli americani si identifica come cristiano. È ancora la maggioranza, ma la maggioranza più piccola che abbiamo mai avuto nella storia. E così, l'ateismo e l'agnosticismo stanno crescendo in popolarità mentre il cristianesimo continua a sanguinare e a svanire.

Alcuni sostengono che la situazione non sia così grave come sembra, ma io non sono d'accordo. Penso che sia anche peggiore.

Dopo tutto, circa il 70% di noi si “identifica” ancora come cristiano, ma quanti si sottomettono davvero, non al cristianesimo, ma al “cristianesimo conveniente”? (o nominale, se così si può chiamare… solo di nome). Quanti sono quelli che si definiscono cristiani ma non considerano la Bibbia un documento con alcuna autorità? Quanti fanno parte del gruppo che vede il cristianesimo come poco più di una lezione di 30 secondi che “Mr. Rogers” impartisce ai bambini? (Esempio adattato**) Quanti credono che la moralità e la fede possano essere separate? Quanti credono in una versione del cristianesimo che non include l'esistenza del peccato o dell'inferno? Quanti sono i “relativisti” tra questi? Quanti sono i sostenitori del vangelo della prosperità?

Quanti affermano di essere cristiani solo perché sono stati convinti che Gesù ama il matrimonio omosessuale o l'aborto?

E cosa succede quando escludiamo questi cristiani nominali dall'equazione? Siamo ancora al 70%? Difficilmente. Qual è il numero reale: 40%, 30%, 10%, anche meno? Non lo so, ma qualunque esso sia… è deprimente.

Quindi, mentre tutti offrono la propria diagnosi delle cause di questa catastrofe, questa è la mia. La luce della fede sta diminuendo in questa cultura a causa del tipo di servizio a cui ho partecipato. Non quello in particolare, ma quel tipo di servizio. E non solo quel tipo di servizio, ma quel tipo di cristianesimo in generale. Un cristianesimo zoppo, noioso. Insipido, docile…

Ogni ramo della fede ne è stato contagiato, e se vogliamo capire perché il cristianesimo non sta conquistando anime né la cultura, diamo un'occhiata a questo!

Tuttavia, molti dei nostri leader, pastori e mentori pensano che questo sia il rimedio piuttosto che la malattia. È lo stesso rimedio che usiamo da mezzo secolo. E mentre il problema peggiora, non cambiano la medicina, ma aumentano semplicemente la dose. Ci dicono che per riportare le pecore al gregge, specialmente i millennial, il cristianesimo deve essere il più diverso possibile dal cristianesimo. Deve essere spogliato della sua verità, della sua solennità, del suo sacrificio, della sua moralità, della sua tradizione, della sua storia, delle sue lotte, delle sue gioie, e ciò che rimane sarà sufficiente, se non per attirare più persone, almeno per impedire loro di spaventarsi e lasciare la chiesa.

Il cristianesimo sta svanendo perché molti dei nostri leader vogliono privare le persone della vera fede e dare loro questa altra visione più conveniente. Ma questo non è ciò che vogliono i veri cristiani, e coloro che lo vogliono lo vogliono solo perché non assomiglia più affatto al cristianesimo. E quelle persone prima o poi si rendono conto che l'unica cosa più secolare del cristianesimo secolare è il secolarismo secolare, e non c'è motivo di preferire il primo al secondo. La transizione dal cristianesimo nominale all'agnosticismo continua in modo audace e naturale.

Ci sono ancora molti cristiani che desiderano la vera fede, ma sono generalmente ignorati o attaccati proprio da coloro che dovrebbero guidarli. E i cristiani nominali, naturalmente, non trovano alcuna felicità nel loro cristianesimo secolare o nel loro secolarismo secolare. Sebbene possano non saperlo, nel profondo del loro cuore desiderano ardentemente il vero messaggio di Cristo, ma raramente lo ascoltano. E quando lo ascoltano, ci sono un milione di voci contrastanti, molte delle quali all'interno della Chiesa, che li avvertono che, se continuano a seguire quella strada, dovranno cambiare il loro comportamento o il loro stile di vita, il che è.… totalmente scomodo per loro.

Questo di solito è sufficiente a dissuaderli dall'approfondire ulteriormente il cristianesimo.

Ed è così che siamo arrivati dove siamo. Semplice. Questo è il problema, chiaro come il sole, eppure ogni volta che si affronta questo argomento, ci viene detto che il cristianesimo è in declino perché i cristiani sono troppo religiosi, troppo audaci, troppo dogmatici, troppo morali e troppo rigidi nelle loro convinzioni. Questa è la saggezza delle masse, ma come abbiamo visto mille volte, la saggezza delle masse di una massa fuorviata non dovrebbe mai essere presa sul serio.

Se la fede vuole guadagnare terreno in questo Paese, ciò avverrà solo quando il cristianesimo si presenterà e sarà compreso per quello che è: una religione di guerrieri. Una fede per combattenti e soldati. C.S. Lewis lo ha espresso meglio di chiunque altro:

«Questo mondo è un territorio occupato dal nemico. Il cristianesimo è la storia di come il re giusto è sbarcato in questa terra, si potrebbe dire in incognito, e ci chiama a partecipare a una grande campagna di sabotaggio».

Ecco, ecco spiegato in modo più convincente in due frasi. Come cristiani stiamo combattendo una battaglia contro il diavolo in persona. Stiamo avanzando contro le forze più oscure dell'universo e marciamo con Dio al nostro fianco. E nel frattempo, tutto intorno a noi, in una dimensione invisibile agli occhi mortali, angeli, demoni e forze soprannaturali, sia buone che diaboliche, sono all'opera per difenderci o distruggerci.

La posta in gioco è immensa. Le nostre anime sono in bilico. Siamo sul campo di battaglia dove la speranza della vita eterna attende i suoi fedeli soldati. Il salmo dice: «Benedetto sia l'Eterno, la mia rocca, che ammaestra le mie mani alla guerra e le mie dita alla battaglia». Questo è il sentimento e l'atteggiamento verso cui i nostri leader e le nostre chiese dovrebbero guidarci. Questa è la verità di questa vita e la FEDE che professiamo. È una fede feroce, formidabile, temibile, vera. È la verità che le Scritture cercano di spiegare in mille pagine. È la verità che dovrebbe essere gridata dai tetti di ogni chiesa e proclamata dalla bocca di ogni cristiano.

Questo è il modo per fermare il declino del cristianesimo in America. Dicendo alla gente la verità. La verità, tutto qui. Commuovendoli, amandoli. Facendoli provare rabbia, paura, desiderio, tristezza, gioia, speranza, determinazione. Tutte queste cose. Sono tutte parte della nostra fede, perché la nostra fede è tutto. Come diceva Chesterton, «c'è più di questo; c'è più esistenza nel pensarci; ci dà più vita».

Sì, il cristianesimo ci dà la vita. E può anche portare con sé cose che ci mettono a disagio, che sono scomode e non ci aiutano a rilassarci, ma una cosa è certa: il cristianesimo non è noioso.

E, soprattutto, il cristianesimo è la verità.