Spesso mi viene chiesto se i cristiani che si suicidano possono andare in Cielo. Questa domanda è particolarmente difficile perché è emotiva e teologica. Se questa domanda è personale per te, perché hai vissuto la perdita di un familiare o di un amico, sappi che soffro profondamente con te e che spero che questo blog ti porti un po' di conforto.

Un'ultima cosa da tenere in mente prima di iniziare: sebbene Dio mostri un'indiscutibile grazia alle persone che lottano contro i pensieri suicidi, il fatto di togliere la vita a una persona innocente non è da trascurare. Come chiariscono le Scritture, ogni vita ha valore perché è creata a immagine di Dio. Questo include la tua vita e la mia vita.

Pur comprendendo che le persone che soffrono possano prendere in considerazione l'idea di porre fine alla loro vita, dobbiamo fare tutto il possibile per impedirglielo. Oggi il suicidio viene talvolta minimizzato, ma per i cristiani è una vera tragedia. La persona che lotta con l'idea del suicidio è sia ferita che vittima dell'idea che togliersi la vita porrà fine al dolore. Dobbiamo essere pronti a dare una risposta incoraggiante e utile.

Suicidio e Cielo

Un cristiano che si suicida può andare in Cielo? Un dialogo immaginario tratto dal mio libro “A Rebel's Manifesto” (Manifesto di un Ribelle, ndr) è un buon modo per affrontare questa domanda. Ecco come potrebbe svolgersi una conversazione su questo tema:

Intervistatore: Un cristiano che si suicida può andare in Cielo?

Io: Da quello che vediamo nelle Scritture, penso di sì.

Intervistatore: Il suicidio non è un peccato imperdonabile?

Io: Non c'è alcuna ragione biblica per pensare che la “bestemmia dello Spirito Santo” sia un suicidio.

Intervistatore: Ma il suicidio è un omicidio.

Io: È vero, ma Dio ha perdonato gli omicidi al re Davide, non è vero? Quindi può perdonare qualcuno che si toglie ingiustamente la vita (vedi 2 Samuele 12:9-13).

Intervistatore: Ma Davide si pentì. Chi si suicida non può pentirsi.

Io: Sì, ma quando le persone credono in Gesù, Lui paga per tutti i loro peccati – passati, presenti e futuri. Se una cristiana mente ai suoi genitori e muore in un incidente d'auto mentre va a scuola, viene comunque perdonata, giusto?

Intervistatore: Ma come può un vero cristiano perdere la speranza?

Io: Viviamo in un mondo profondamente scosso dal peccato. L'apostolo Paolo avverte i cristiani di non “conformarsi a questo mondo” (Romani 12:2) perché anche i cristiani sono suscettibili di essere manipolati da Satana, il padre della menzogna.

Salvati dalla grazia

Le conversazioni non sono sempre così dirette, naturalmente. E il dibattito potrebbe continuare. Ma ecco il nocciolo della questione: la ricetta per la vita eterna è sperimentare la grazia di Dio attraverso la fede in Gesù Cristo (Efesini 2:8-9).

La salvezza non viene dalle nostre opere, ma da ciò che Cristo ha fatto per noi. Penso che affermare che i cristiani che si suicidano non possono essere salvati rischi di porre la salvezza nei nostri sforzi piuttosto che nella grazia di Dio. Solo Dio conosce la destinazione finale di una persona, ma non vedo alcun motivo per concludere che un cristiano che si suicida sia necessariamente escluso dal Cielo.

Se vuoi una risorsa per aiutare i giovani a riflettere sulle questioni etiche e teologiche più difficili al giorno d'oggi, dai un'occhiata al mio ultimo libro: A Rebel's Manifesto: Choosing Truth & Real Justice amid the Noise of Today's World (Manifesto di un ribelle: Scegliere la verità, la vera giustizia e l'amore in mezzo al caos del mondo di oggi, ndr).

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Sean McDowell è professore di apologetica cristiana alla Biola University, autore di best-seller, oratore popolare e insegnante part-time di scuola superiore. Seguilo su Twitter: @sean_mcdowell, TikTok, Instagram e sul suo blog: seanmcdowell.org.